Weekend a Francavilla Fontana

Se volete scoprire il fantasma dei principi Imperiali, dovete recarvi in Puglia, e trascorrere un weekend nel Castello Imperiali di Francavilla Fontana

 Chiesa Matrice

Se volete scoprire il fantasma dei principi Imperiali, dovete recarvi in Puglia, proprio presso  il Castello Imperiali di Francavilla Fontana. Quello che vedrete è molto differente dall’originale maniero che risaliva alla metà del XV secolo ed era caratterizzato –come si usava a quei tempi- di una poderosa torre fortificata protetta da un alto fossato e da ciclopiche mura di cinta, fatte costruire dal principe di Taranto.

Acquistato verso la fine del XVI secolo dalla famiglia Imperiali, feudatario dell’intera zona di Francavilla, il castello fu modificato pur conservando la base rettangolare ed il fossato che cinge l’intero edificio che è un misto tra un signorile palazzo ed una fortezza. Questo lo rende di difficile catalogazione essendo un misto di stili ed architetture che si sono modificate ed ampliate nel tempo, soprattutto verso il XVIII secolo quando Michele Imperiali decise di trasformare il maniero in residenza. A quel tempo la sua famiglia aveva subito il fascino di cultura che spirava in tutta Europa e l’edificio assunse caratteristiche che ben si coniugavano con lo spirito del momento. Ma tutto questo cosa c’entra con il fantasma? E chi lo ha scoperto?
 

Oltrepassato il portale settecentesco, si accede al cortile, abbellito da un doppio colonnato, e da un ampio scalone a doppia rampa dà accesso al piano superiore

Castello Imperiali

L’edificio oggi è sede di alcuni uffici comunali e fu ristrutturato agli inizi degli anni duemila ed è proprio grazie ad alcune immagini riprese da alcune telecamere di videosorveglianza installate dopo la sua ristrutturazione, hanno sviluppata quella che era una popolare credenza che si rifaceva ad una leggenda la quale narrava che nel castello Imperiali, dimorasse un fantasma.

Le immagini che non fanno chiarezza ma alimentano solo i sospetti, addirittura ne mostrerebbero diversi e non solo uno come si credeva. Possibile che si trattasse dell’anima di qualche prigioniero che qui terminò tragicamente i suoi giorni? Segni inequivocabili appaiono vergati nel piccolo cortile interno, dove sono incise disegni e scritture che testimoniano la disperazione dei detenuti di allora e che potrebbero ancora vagare in questo luogo.

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