Weekend all'Abetone

L’Abetone è la località sciistica più famosa della Toscana.

Veduta panoramica dell'Abetone
Foto di Il Della

L’Abetone è la località sciistica più famosa della Toscana.

Ubicata a 1388 metri d’altezza dispone di una offerta alberghiera di notevole interesse con hotel di ogni categoria, pensioni, bed&breakfast e case vacanze. La montagna è sede dell’omonimo comprensorio sciistico che offre circa 50 chilometri di piste raggiungibili attraverso 22 impianti di risalita che sono tutti gestiti da un consorzio.

Oltre allo sci alpino che può essere praticato su piste di vario livello di difficoltà sono disponibili due anelli dove praticare lo sci di fondo per un totale di 15 chilometri di lunghezza.

Non solo indicato agli sportivi ma anche per chi vuole abbinare una buona e sana cucina toscana.

Gastronomia toscana
Foto di Alessandra

Ben tre sono le zone nelle quali è suddiviso il comprensorio: la prima costituita essenzialmente  da quelli che sono considerati gli impianti storici della località ossia Selletta, Fivizzani Riva; la seconda che comprende le piste che danno sul versante emiliano, ossia Stucchi e Pulicchio nonché le tre piste Zeno (così battezzate perché ideale dal famoso sciatore che qui nacque nel 1920); e la terza zona che include le piste della Val di Luce.

All’Abetone vi sono diverse scuole di sci di maestri FISI e una scuola di snowboard che organizzano lezioni sia individuali che di gruppo. Ovviamente sono disponibili anche diversi laboratori di assistenza e di manutenzione delle attrezzature sciistiche.

Molti turisti scelgono l’Abetone non solo perché il bouquet delle piste dedicate allo sci è di buon livello ma anche perché, dopo aver passato una giornata sulla neve, qui si può fare del turismo enogastronomico, tanti sono i prodotti tipici che possono deliziare il palato. Quindi non solo indicato per coloro che hanno una vocazione sciistica ma anche per chi oltre alla pratica sportiva, vuole abbinare una buona e sana cucina toscana che qui, viene non solo rispettata ma anche valorizzata al meglio.

Aldo Galvagno

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