Weekend ad Ostia

La tradizione vuole che sia stata fondata da Anco Marzio (il quarto re di Roma) nella seconda metà del VII secolo a.C.

Teatro Maschere

Per un week end fuori porta, proprio a due passi da Roma, scegliamo la meta rappresentata da Ostia Antica.
La tradizione vuole che sia stata fondata da Anco Marzio (il quarto re di Roma) nella seconda metà del VII secolo a.C. ma non vi sono certezze. Non c’è dubbio, invece, che i primi segni che si riscontrano qui, si riferiscono all’esistenza di saline che erano prospicienti la foce del Tevere. Comunque sia, la moderna archeologia fa risalire agli inizi del IV secolo a.C. i primi insediamenti rappresentati dalla costruzione di un forte a pianta rettangolare che serviva da accampamento militare a cui venne assegnato il nome Ostium che, in latino, significa foce del fiume.
Primissima colonia romana, si sviluppò rapidamente come porto fluviale iniziando a diventare un punto fondamentale per il trasporto di risorse innanzi tutto e poi, base navale. Da un primo muro di cinta di due chilometri, Ostia ben presto si espanse attraverso una area urbana di 50 ettari divisi in quartieri che avevano in Porta Romana verso la via Ostiense, la Porta Laurentina verso sud e la Porta Marina rivolta al mare, i suoi punti di accesso alla città.
La visita ad Ostia può dividersi in due momenti ben definiti.

Il primo riguarda la visita ai resti archeologici e ai marmi di cava dell’Isola Sacra dando così uno sguardo all’epoca della Roma antica, ed un secondo momento deve essere dedicato alla visita del Castello e del Borgo Medioevale, ovvero Gregoriopoli.

Possiamo deliziarci di quella Roma risalente ai primi anni della sua repubblica, percorrendo il Decumano della città dove ammireremo le Fulloniche, il piazzale delle corporazioni, le tabernae, i magazzini ed il teatro. Passeremo poi attraverso Porta Marina, dove troveremo i Mitrei, il Tempio Rotondo, il Campo della Magna Mater e giungeremo al centro politico, religioso e commerciale: il Foro dove vedremo i resti del Cardo Massimo, delle Terme, del Capitolium, il Thermopolium.

Fu Papa Gregorio IV a voler far costruire la nuova Ostia, che fu chiamata da tutti Gregoriopoli.

Castello di Giulio II

Circa 400 manufatti di cava risalente ai tempi dell’Impero Romano ritrovati nella Fossa Traiana sono quelli esposti a Isola Sacra. Destinati anticamente alla produzione di lastre di arredo, provengono da molti luoghi del medio oriente e della Grecia e in molti sono ancora visibili iscrizioni che attestano la località dalla quale furono estratti nonché sigilli di consoli che hanno permesso la loro datazione. Un’altra testimonianza di un passato ricco di storia.

Lasciandoci alle spalle i resti di Ostia Antica risalente all’epoca romana, ci accingeremo a varcare i confini del tempo per precipitare nel medioevo. Ostia, decadde a seguito del fallimento dell’Impero di Roma e dopo un assedio dei Goti nel 537 fu quasi abbandonata per essere definitivamente saccheggiata dai Saraceni nel IX secolo.
Fu Papa Gregorio IV a voler far costruire la nuova Ostia, che fu chiamata da tutti Gregoriopoli.
Fu fortificato il borgo dove vivevano pescatori e mano d’opera delle vicine saline e fu eretto il Castello e ricostruita la chiesa. Ostia era diventata nuovamente un punto di difesa per Roma almeno fino al 1557 quando una piena eccezionale deviò il corso del Tevere lasciando asciutto il fossato di protezione della città. Divenuto inutile il Castello del suo ruolo di dogana e dazio, fu abbandonato e tutta la zona, si impaludò per via dell’incuria. Il borgo e la Rocca furono restaurati in più occasioni durante il secolo scorso, riprendendo la bellezza di un tempo e miscelandosi come area di interesse ai vicini scavi archeologici.

A Piazza Umberto, al civico 6 vi invitiamo entrare presso ‘L’alimentari’ un negozio di ricercati prodotti che è anche un minuscolo ma invitante ristorantino capace di soddisfare l’appetito dei turisti in gita ad Ostia Antica. E’ proprio all’entrata del borgo e quindi non può sfuggire neppure ai più distratti. Da ‘L’alimentari’ oltre a prodotti a km zero, vengono proposti dei piatti come  gnocchi e gorgonzola, cous cous di carne e verdura, mozzarelle fresche ed insalate il tutto annaffiato da un ottimo vino. Il prezzo è da vera occasione e non deve sfuggirvi l’occasione di ritemprarvi prima di terminare la giornata con una passeggiata sul vicino litorale.

Aldo Galvagno

Articoli correlati

Il Tino
Ostia
I migliori ristoranti romantici di Ostia perfetti per una cena a lume di candela
guarda
Nemi vista dal lago
Castelli Romani
Foto di Daniele Man
Ai Castelli Romani per trascorrere la famosa gita fuori porta.
Un panorama di Tarquinia
Tarquinia
Foto di davide rossi
Le necropoli di Cerveteri e di Tarquinia a rappresentano il fulcro del nostro fine settimana
Duomo di San Lorenzo - Viterbo
Viterbo
Pierpaolo Pasolini definì la Tuscia viterbese, il paesaggio più bello del mondo.
Piazza dei Signori - Padova
Padova
La città del Santo, Padova può essere stimolante se la si gira diventando per un attimo suoi cittadini.
Il parco di Salice Terme
Salice Terme
Foto di Rosario
Un angolo vacanziero inaspettato, un weekend all'insegna del benessere e del relax in mezzo al verde.

Cosa mangiare a Ostia Per chi è alla ricerca di nuovi sapori

Bignè fritti di San..
Queste paste sono i classici bignè che anziché essere cotti al forno vengono fritti in abbondante olio, riempiti di deliziosa crema pasticcera e imbiancati con zucchero a velo.
guarda
Abbacchio alla scott..
Piatto della tradizione romana è fatto al forno con le patate. E' un agnellino da latte e può essere cucinato alla cacciatora con aglio, rosmarino, acciuga, peperoncino e vino bianco.
guarda
Bucatini all’Amatr..
Nata ad Amatrice era un piatto povero preparato dai pastori che utilizzavano solo quello che avevano: la pasta, il guanciale, il pecorino, il pepe nero, lo strutto e qualche pomodoro maturo.
guarda
Spaghetti alla carbo..
Piatto tanto semplice quanto saporito a base di guanciale a cubetti fritto in olio, con spaghetti al dente nei quali si metterà rosso d’uovo mischiato con pecorino grattugiato e pepe
guarda
Porchetta di Ariccia
La porchetta viene cotta alla brace dopo che sia stata aromatizzata con sale, pepe e tantissime erbe. Dopo una lunga cottura viene servita fredda.
guarda
Pizza di Civitavecchia
Tipico dolce dell’Alto Lazio, si prepara tutto l’anno anche se durante il periodo Pasquale è tradizione mangiarlo. Ingredienti: farina, ricotta, zucchero, pasta di pane, burro e uova.
guarda
Coda alla vaccinara
Piatto popolano che si prepara con la coda di vaccina che viene cotta in un sugo di pomodoro, carota, cipolla, sedano, pinoli, uva sultanina e con una spolverata di cacao amaro.
guarda
Gnocchi alla romana
Si preparano con il semolino anziché con le patate e vengono cotti nel latte dopo averli spolverati con formaggio e tuorli d’uovo prima di essere gratinati al forno con burro e parmigiano
guarda