Dormire a Viterbo spendendo poco

Un soggiorno in un Bed & Breakfast economico ed ubicato al centro di Viterbo sarà la base per tutte le vostre visite alla città

B&B dei Papi Residenza d’epoca

La città dei Papi, merita ben più di un fine settimana per essere ammirata in modo completo. Adagiata nella parte meridionale del Lazio, Viterbo ha antichissime origini di epoca neolitica e successivamente etrusca che divenne  la Castrum Herculis romana. Fu nel medioevo però che la castrum assunse dei contorni importanti che lasciarono evidenti tracce in quello che è ancor oggi, il quartiere San Pellegrino dove è possibile vedere integro, il tessuto urbano di quel tempo.

Girare per la città delle cento fontane è meglio poterlo fare passeggiando senza fretta tra piazze, slarghi, viuzze dove l’uso della vettura è disagevole e non permetterebbe di apprezzare tutte le bellezze che la città offre ai visitatori. La soluzione ideale è quindi quella di prenotare un soggiorno in un Bed & Breakfast ubicato al centro che possa ritenersi la base per tutte le visite alla città che si decide di fare, seguendo un determinato programma oppure decidendo giorno per giorno cosa vedere. Il proprietario del B&B potrà raccontarvi la storia di Santa Rosa, la patrona della città conosciuta in tutto il mondo e del celebre trasporto della ‘macchina’ che agli inizi di ogni settembre, attraversa il centro storico in omaggio e venerazione della santa di Viterbo.

Oltre ad Ejelo-La Bottega di Gojo che propone un eccezionale panino imbottito con la susianella, altri alimentari e drogherie propongono varie specialità

Ejelo-La Bottega di Gojo

La casareccia alimentazione che è possibile trovare a Viterbo, mortifica (e non poco) il concetto di Street Food inteso come nuova tendenza. Oltre ad Ejelo-La Bottega di Gojo in via Annio che propone un eccezionale panino imbottito con la susianella, altri alimentari e drogherie continuano la preparazione dei classici panini con insaccati e formaggi di qualsiasi tipo. Il tutto con piena soddisfazione da parte di affamati turisti in gita che assaporano salsicce, insaccati, prosciutti, caci e pecorini che farciscono rosette e ciriole.

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Cosa mangiare a Viterbo Per chi è alla ricerca di nuovi sapori

Gnocchi alla romana
Si preparano con il semolino anziché con le patate e vengono cotti nel latte dopo averli spolverati con formaggio e tuorli d’uovo prima di essere gratinati al forno con burro e parmigiano
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Carciofi alla Giudia
Piatto della tradizione giudaica, realizzati con i carciofi romaneschi che dopo essere stati puliti delle foglie esterne, vengono cotti immersi a testa in giù nell’olio extravergine.
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Abbacchio alla scott..
Piatto della tradizione romana è fatto al forno con le patate. E' un agnellino da latte e può essere cucinato alla cacciatora con aglio, rosmarino, acciuga, peperoncino e vino bianco.
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Bucatini all’Amatr..
Nata ad Amatrice era un piatto povero preparato dai pastori che utilizzavano solo quello che avevano: la pasta, il guanciale, il pecorino, il pepe nero, lo strutto e qualche pomodoro maturo.
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Bignè fritti di San..
Queste paste sono i classici bignè che anziché essere cotti al forno vengono fritti in abbondante olio, riempiti di deliziosa crema pasticcera e imbiancati con zucchero a velo.
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Coda alla vaccinara
Piatto popolano che si prepara con la coda di vaccina che viene cotta in un sugo di pomodoro, carota, cipolla, sedano, pinoli, uva sultanina e con una spolverata di cacao amaro.
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Pizza di Civitavecchia
Tipico dolce dell’Alto Lazio, si prepara tutto l’anno anche se durante il periodo Pasquale è tradizione mangiarlo. Ingredienti: farina, ricotta, zucchero, pasta di pane, burro e uova.
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Saltimbocca alla rom..
Fettine di vitello sopra le quali va posizionata una fetta di prosciutto e una foglia di salvia, poi arrotolate e sigillate con un stuzzicadenti. Cotte con burro e irrorate di vino bianco.
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