Weekend a Stupinigi

Un tuffo nel passato a Stupinigi

Palazzina di caccia di Stupinigi

La prima cosa che vi salterà all’occhio quando arriverete al cospetto della Palazzina di Caccia di Stupinigi è proprio il declinare delle diverse antiche residenze che sembrano quasi celebrare la bellezza della magione principale, fermatevi un attimo e osservatela, vi accorgerete che è tutto un crescendo di bianco fino alla Palazzina stessa.

La Palazzina di Caccia di Stupinigi è stata costruita a partire dal 1729 ed il progetto è stato approntato da Filippo Juvarra che ha ridisegnato tutta la zona, i lavori terminano alla fine del Diciottesimo Secolo, altri architetti ovviamente hanno preso in mano il progetto approntando migliorie e completando l’opera.

Questa magione rispecchia in pieno lo stile rococò delle grandi residenze europee ed  è il luogo di svago e di  caccia per la corte sabauda, elegante, sontuosa e prediletta dai Savoia che qua danno feste e celebrano matrimoni tra il Diciottesimo e il Diciannovesimo secolo.

La Regina Margherita si stabilisce a Stupinigi agli inizi del Ventesimo secolo che nel 1919 diventa anche Museo dell’Arredamento.

La Palazzina comincia ad essere riqualificata nel giugno 2011 e riapre al pubblico per i primi interventi sul parco e con un percorso interno che ci porta all’Appartamento di Levante con arredi e mobili del ‘700 totalmente restaurati.

Dal marzo 2013 poi il percorso all’interno della splendida Palazzina di Caccia si arricchisce grazie al restauro totale della Sala degli Scudieri, anche i giardini vengono valorizzati , mentre la facciata Sud, la Sala di S. Uberto, il Salone Centrale e gli appartamenti del Re e della Regina sono ancora oggi oggetto di lavori di ristrutturazione e miglioramento.

Una volta il parco era abitato da una vasta popolazione di cervi, oggi non più, in compenso godrete della compagnia degli scoiattoli

Scoiattolo del parco di Stupinigi

 A Stupinigi non troviamo comunque solo la Palazzina di Caccia, ma anche il parco naturale che ospita il Castelvecchio di Stupinigi che fu residenza dei Marchesi Pallavicino.

Addentrarsi nella Palazzina per la nostra visita è una bella esperienza, regna una pace quasi surreale e la presenza come colore predominante del bianco ornato di oro rende davvero facile immaginare i fasti dei tempi che furono, possiamo quasi sentire la musica che animava i balli e le feste che venivano organizzati nel salone centrale.

Proprio il salone era il cuore della palazzina nonché la prima stanza ad essere completata, se alzate lo sguardo potete vedere sulla volta un enorme affresco che rappresenta il Trionfo di Diana e rimanerne completamente affascinati. Se vi guardate intorno potete ancora vedere perfettamente conservate trentasei ventole in legno a forma di teste di cervo che decorano le pareti del salone.

Una delle grandi sale adiacenti al salone che potete visitare è l’Anticamera della Regina con i suoi numerosi affreschi  e il suo stile Luigi XVI, la particolarità della sala è che potete ammirare le principesse Savoia sorridervi dalle tele ovali che le raffigurano.

Proseguendo nella visita incontrerete la Sala degli Scudieri, anche lei collegata al salone principale, gli affreschi dei quali potrete bearvi sono del 1733 mentre le porte e le sovraporte risalgono al 1778 e ritraggono scene di caccia al cervo nelle differenti magioni di proprietà sabauda.

Quello che mi ha lasciata sempre a bocca aperta durante la visita alla Palazzina di Caccia è la Galleria dei Ritratti, mi piace l’idea che una volta questa sala fosse adibita a scuderia e che oggi siano qui esposti 54 ritratti che raffigurano i membri della casata regnante. Vi piacerà soffermarvi sugli stili e sulle somiglianze e conoscerete un po’ meglio questi personaggi letti solo sui libri di storia.

Una volta fuori dalla Palazzina ammirate le numerosissime raffigurazioni di cervi sulle facciate e passeggiate per il parco, il giardino è curatissimo e conta un tantissime aiuole e viali che si susseguono seguendo la pianta geometrica, una volta era abitato da una vasta popolazione di cervi, oggi  non più, in compenso godrete della compagnia degli scoiattoli!

Sara Manelli

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