Weekend a Fratta Terme

Fratta Terme, una piccola cittadina termale fondata da Enea e compoagni

Grand Hotel Terme della Fratta

Fratta Terme è una frazione che si trova ad una manciata di chilometri da Bertinoro e la sua storia è strettamente legata al sue origini termali. La leggenda racconta come Antenore ed altri compagni di Enea, di ritorno dalla Guerra di Troia, siano erroneamente arrivati sulle coste dell’Adriatico invece di navigare il Tirreno; risalendo l’entroterra avrebbero dato vita al primo insediamento, chiamato Casticciano Fratta. In epoca romana è documentata la costruzione di un municipio che alcuni storici identificano con il Forum Truentinorum, una sorta di gioco di parole che dovrebbe richiamare da un lato la città di Troia e dall’altro proprio la figura di Antinore.

A soli 3 chilometri dalla città dell’ospitalità della Romagna, la prestigiosa Bertinoro, sgorgano delle acque eccezionali ricche di elementi già conosciuti in epoca romana. Si tratta di fonti dalla qualità indiscutibili grazie alla presenza di magnesio, iodio, ferro e zolfo.

Prima di parlare dello stabilimento termale vi diamo qualche altro buon motivo per visitare questa piccola cittadina

Eccelse le proprietà dei 7 diversi tipi di acque termali che sgorgano da ben 11 sorgenti, tutte risalenti all’epoca romana, periodo al quale si possono far risalire altre importanti testimonianze archeologiche.

Accanto alle fontane spiccano le grandi distese di verde del parco che circonda lo stabilimento e che sono in grado di rilassare corpo e spirito.

Qui si tengono spesso rassegne culturali, mercatini, concerti ed incontri letterari. Anche il gusto ha un ruolo fondamentale per questi luoghi che tradizionalmente sono uno dei luoghi più caratteristici per i sapori e i prodotti tipici della Romagna.

Fratta Terme è un luogo eccezionale per trascorre un weekend specie se si intende visitare il pittoresco entroterra romagnolo. Alloggiare qui vi permetterà di raggiungere in brevissimo tempo altre località che si trovano proprio nei pressi della stazione termale tornata ad un antico splendore dopo 5 anni di ristrutturazione intensiva.

Bertinoro si trova a soli 5 chilometri, così come Forlimpopoli terra natale di Pellegrino Artusi. A poca distanza sorgono anche Meldola e Forlì, mentre le città malatestiane di Cesena e Rimini si trovano rispettivamente a 15 e 40 chilometri. Stessa distanza (40 chilometri) anche da Ravenna.

Il benessere passa anche per una buona forma fisica e la forma fisica in Romagna si raggiunge con un costante esercizio. Questa è la terra delle biciclette e di campioni, non è un caso allora che Fratta Terme rientri nel tracciato di uno dei circuiti italiani più conosciuti in Europa, la “Nove colli”.

Proprio alla bici dedichiamo quindi la prima parte del weekend proponendovi due diversi percorsi

Il primo si articola su un tracciato ad anello da 60 chilometri con un dislivello di 616 metri che parte e si conclude proprio da Fratta Terme, attraversando Pieve di Rivoschio prima e Polenta poi. Questo percorso è classificato come di media difficoltà.

Dopo una sostanziosa colazione ed ultimati i preparativi del caso ci si dirige verso Meldola. La strada qui è agevole e costellata di saliscendi piuttosto facili. Dopo aver percorso circa 5 chilometri si arriva alla prima tappa (Meldola, appunto): qui prima del ponte, si gira a sinistra e si comincia a salire per altri 5 km su tornanti inizialmente semplici, ma non fatevi troppe illusioni, il tracciato si fa via via un po’ più impervio. C’è tempo per rifiatare sul tratto in discesa prima di affrontare l’ultimo strappo e qui la salita si fa più dura, almeno fino al bivio di Pieve di Rivoschio. Da qui si prende nuovamente a sinistra e si attraversa la piccola frazione di San Romano, un borghetto da 152 anime e una manciata di negozi. Si continua verso Borello e dopo l’abitato si prosegue per San Vittore di Cesena. A questo punto avrete superato metà del tracciato. Ci si dirige, poi, verso Settecrociari seguendo prima le indicazioni per Forlì e poi per Bertinoro. E’ a questo punto che la strada si fa davvero impegnativa con una pendenza che raggiunge il 10%. I continui saliscendi metteranno alla prova le vostre condizioni atletiche e l’ultima salita che vi condurrà a Polenta potrebbe mettervi in crisi (la pendenza qui tocca punte del 15%), ma arrivati a questo punto il più è davvero fatto. Potete anche prendervi una pausa e visitare la bellissima pieve di San Donato la cui fama è celebrata anche da Dante Alighieri e Giosuè Carducci.

Rifiatati e magari dissetati (in zona si trovano diverse fontane), ci si prepara per la discesa finale che vi condurrà nuovamente a Fratta Terme. Prestate attenzione perché qui la pendenza arriva a al 14%, quindi controllate bene i freni prima di partire.

Salute e forma fisica per un weekend all'insegna dell'avventura e del benessere

Grand Hotel Terme della Fratta

Con questo circuito riuscirete a tornare al punto di partenza entro l’ora di pranzo. Magari potete prendervi il pomeriggio per visitare velocemente Bertinoro oppure provare l’esperienza dell’Indiana Park, un’attrazione spettacolare. Qui potrete sperimentare l’ebbrezza di arrampicarvi e calarvi da altezze vertiginose, tra passerelle, corde, reti, teleferiche e ponti basculanti che metteranno alla prova non solo il vostro equilibrio ma anche il coraggio, ma tranquilli: Potete scegliere tra tre diverse difficoltà di percorso e contare sui più alti standard di sicurezza. Non vi accadrà nulla perché sarete dotati di imbracature ed allacci di sicurezza e seguiti passo passo da istruttori pronti ad intervenire in caso di necessità. Il parco con il trascorrere degli anni si è man mano ampliato, aumentando anche la propria offerta turistica, proponendo anche due piscine estive, un campo da calcetto, beach volley, racchettoni torre con tre pareti per arrampicate ma anche solarium.

Se proprio volete provare a raggiungere le vette dove osano le aquile vi consigliamo di provare la Power Fan, lanciandovi nel vuoto da un’altezza di 13 metri, ma tutto in massima sicurezza.

 

Se invece volete dedicare una giornata intera alla bicicletta, allora vi proponiamo il secondo e più impegnativo percorso che da Fratta Terme vi condurrà su un tracciato lineare al Passo della Calla. Vi attendono in questo caso 61 chilometri all’andata e altrettanti al ritorno per un dislivello di 1247 metri complessivi. Vista la lunghezza del percorso vi consigliamo di fare provviste d’acqua, magari portando con voi anche qualche integratore e qualche snack; fate anche in questo caso una colazione abbondante e preparatevi per una lunga trasferta ricchissima di soddisfazioni.

Da Fratta Terme si prendono le indicazioni per Meldola e si raggiunge il paese in un saliscendi facile da percorrere. Attraversato il comune ci si immette sulla Strada Provinciale 4 per circa 20km (le indicazioni sono per Santa Sofia), fino a raggiungere Civitella. Se volete qui potete fare una pausa e visitare il piccolo comune montano e vi consigliamo caldamente di provare il pane o la piadina in uno dei forni del paese.

Inforcate nuovamente la bici e proseguite verso Galeata, attraversandola, e raggiungete Santa Sofia. Da qui la salita si fa più impegnativa e dai 257 metri sul livello del mare si arriverà ai 591 metri del Corniolo. Anche qui potete fare una pausa, prendere fiato ed effettuare qualche piccolo acquisto di prodotti tipici locali, non rimarrete assolutamente delusi (un consiglio aggiuntivo: prendete lo stretto indispensabile anche perché vi attende ancora la salita)

Ultimi chilometri dopo aver attraversato il paese prima di arrivare a in Campigna, per poi affrontare l’ultimo strappo che vi condurrà fino al Passo della Calla. Un breve tratto pianeggiante porta tra gli abeti nel cuore della foresta. Seguite le indicazioni per Firenze e fate attenzione: il fondo stradale in alcuni punti è sconnesso e sdrucciolevole. Godetevi il verde e lo splendore di questi luoghi, riposatevi e preparatevi per ripercorrere a ritroso il tracciato. Ora, visto che vi attende una strada praticamente tutta in discesa potete permettervi di fermarvi nei paesi che incontrerete lungo il percorso per qualche acquisto di prodotti tipici locali da portare con voi una volta terminato il weekend.

 

L’ultimo giorno è da dedicare assolutamente al benessere, alla cura del corpo e al relax:  Le bici potete parcheggiarle nel deposito interno del Grand Hotel delle Terme e godervi in tutto e per tutto i 2 ampi terrazzi solarium attrezzati di lettini. Direttamente dall’Hotel, poi potete accedere al centro termale che vanta una superficie di circa 2 mila metri quadri. Qui troverete anche due nuove piscine termali con lettini idrosubacquei, il bagno turco, la sauna, il bagno romano, le docce emozionali, ma anche il percorso vascolare con idromassaggio, sbizzarritevi provando tutto.

Ampia anche la gamma di servizi, come riflessiologia plantare, cromoterapia, musico terapia, aroma terapia e idromassaggi e se non lo avete ancora provato testate la doccia tropicale.

Il centro benessere propone trattamenti snellenti, viso corpo, al cioccolato, linee cosmesi e medicina estetica mentre i programmi benessere prevedono ben 7 diversi pacchetti, pensati a seconda del numero di giorni che avete a disposizione e vanno, appunto da 1 a 7 giorni. Il Grand Hotel Terme dispone di prenotazione online e di una “app” che vi consentirà di accedere a contenuti speciali come foto e spiegazione dei servizi a disposizione.

Provate anche il ristorante del Grand Hotel Terme della Fratta perché utilizza esclusivamente prodotti tipici del territorio e si caratterizza per una cucina contemporanea capace di ripercorrere i gusti ed i sapori della tradizione. Lo chef presenta sempre piatti tipici e genuini capaci anche di trasmettere emozioni”.

Questo sì, che è un weekend come si deve!

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Cosa mangiare a Fratta terme Per chi è alla ricerca di nuovi sapori

Anolini
Gli anolini parmensi sono un composto di mollica, parmigiano, uova e spezie. Generalmente si servono in brodo.
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Zuppa di anguille
Tipico piatto di Comacchio dove le anguille si preparano con cipolla, odori, pomodori, scorza di limone e aceto.
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Semplice impasto di farina, strutto e sale trasformato in un disco cotto su un piano di pietra e servito guarnito di prosciutto e squaquarone
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Si deve fare rosolare nel burro la carne di vitello tritata, prosciutto, carota, sedano, cipolla, pomodori e facendo cuocere il sugo che condirà le tagliatelle preparate in casa.
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Piatto tipico emiliano e composti da sfoglia ripiena di carne, prosciutto, mortadella, uova, parmigiano e aromi e poi cotti nel brodo.
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Famoso in tutto il mondo. Preparato con sfoglia all’uovo rettangolari poste in una pirofila alternando strati di ragù, besciamella e Parmigiano Reggiano grattugiato e cotte al forno.
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