Weekend in Val d'Orcia

Storicamente è conosciuta come via Francigena che collegava Roma ai paesi d’Oltralpe e data la sua importanza all’epoca medioevale

San Quirico d'Orcia

Respirare natura, storia e bellezza: questo è un week end romantico in Val d’Orcia dove una teoria di dolci colline accompagna il tracciato medioevale della via Cassia che tocca San Quirico, Radicofani, Castiglione, il bivio per la Valdichiana, Pienza e Monteepulciano.

Storicamente è conosciuta come via Francigena che collegava Roma ai paesi d’Oltralpe e data la sua importanza all’epoca medioevale, fu costellata di castelli e fortilizi che avevano il compito di proteggere borghi che sono rimasti miracolosamente intatti.

Il nostro fine settimana lo possiamo passare ospiti in qualche agriturismo della zona oppure in un più economico bed&breakfast che utilizzeremo come base per le nostre escursioni alla ricerca di atmosfere passate, iniziando a visitare Montalcino posta in cima ad una collina che domina la Val d’Orcia, la Val dell’Arbia e dell’Ombrone. Centro sorto sin dai tempi degli etruschi, è ricordata in un atto pubblico dell’anno 814 quando fu donata all’Abbazia di Sant’Animo.
 

Montalcino è caratterizzata da una cinta muraria nella quale si aprono sei porte che danno accesso al nucleo storico che ancora conserva parte dei diciannove torriori e delle antiche fonti.

Abbazia di sant'antimo Montalcino

Montalcino è caratterizzata da una cinta muraria nella quale si aprono sei porte che danno accesso al nucleo storico che ancora conserva parte dei diciannove torriori e delle antiche fonti, nonché dalla possente rocca.   L’architettura medioevale  si evince sin dal palazzo Comunale (gia ex Palazzo dei Priori) con la sua pietra decorata da stemmi e sormontata da un’alta torre che sovrasta loggiati ed arcate gotiche a tutto sesto. Godibili anche il Santuario della Madonna del Soccorso (1600) costruito su di una quattrocentesca chiesa; la Cattedrale costruita in stile neoclassico su di una Pieve dell’anno mille; la chiesa di San Francesco con la sua quadrangolare torre e la chiesa di Sant’Egidio (detta anche Chiesa dei Senesi) edificata nel XIV secolo.

Dopo la visita a Montalcino (famosa universalmente per il suo vino ‘brunello’) non si può non andare nell’incantevole Pienza che fu una roccaforte senese menzionata in una novella del Boccaccio. Molta della sua architettura fu commissionata da Papa Pio II che fece realizzare un arredamento urbanistico che ha come fulcro la piazza trapezoidale dove si trova il Duomo e da dove parte il corso Rossellino, Palazzo Piccolomini e Palazzo Borgia.  Molte le costruzioni quattrocentesche perfettamente conservate tra le quali si distinguono il Palazzo Comunale, quello Vescovile, la chiesa di San Francesco e la Pieve di Corsignano.

San Quirico d’Orcia di origine etrusca è l’antico borgo che vi invitiamo a visitare per continuare questa cavalcata indietro nel tempo. La Collegiata dai tre portali, la Chiesa di San Francesco proprio al centro del paese, la Chiesa romanica di S.Maria Assunta e l’Ospedale della Scala dove veniva offerta ospitalità ai pellegrini che percorrevano la Via Francigena, meritano tutti una visita.
Se volete vivere davvero una emozione unica vi consigliamo di prendere informazioni circa il treno a vapore (storico) che in certe occasioni speciali parte da Siena per condurre i viaggiatori a Monte Antico (circa due ore e un quarto di viaggio) e che poi attraversa il Parco della Val d’Orcia, le zone di coltivazione del Brunello di Montalcino, le Creti Senesi per arrivare a Monte Amiata.
Da qui, un pullman gt porterà i viaggiatori fino a Castiglion d’Orcia dove si potrà effettuare una visita alla Rocca e al borgo storico. Sempre in pullman si proseguirà per Torrenieri da dove si prenderà il treno di rientro per Siena.

 Aldo Galvagno

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Cosa mangiare a Val d'Orcia Per chi è alla ricerca di nuovi sapori

Schiaccia alla pala
Grande schiacciata realizzata con la pasta del pane. Di colore giallo intenso e brunito, dopo la cottura viene cosparsa di sale e di olio extravergine di oliva. (Grosseto)
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Buccellato
Dolce nato sulla nobilitazione del pane. Esternamente mostra un colore marrone scuro e lucido. All'interno presenta una pasta dolce e morbida ricca di uva passa e anici. (Lucca)
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Brigidini
Cialde color giallo-arancio molto friabili e abbastanza grandi. Composte da zucchero, farina, uova ed essenza liquida di anice (nelle ricette tradizionali si utilizzano i semi). (Pistoia)
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Ribollita
Piatto che deriva dalla tipica zuppa di pane raffermo e verdure della Toscana, specialmente cavolo nero e fagioli. (Arezzo)
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Tortelli di patate
Grandi e di forma quadrata hanno un ripieno molto semplice e gustoso, composto da un impasto di patate lesse passate, parmigiano, noce moscata e sale. (Massa e Carrara)
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Bistecca
Taglio alto di carne di vitellone o di scottona, comprensivo dell'osso, da cuocersi al sangue sulla brace o sulla griglia. (Firenze)
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Cacciucco
Piatto a base di pesce, composto da diverse qualità di pesce “povero”, in salsa di pomodoro e poi adagiato su fette di pane abbrustolito e agliato poste sul fondo del piatto. (Livorno)
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Biscotti di Prato
Sono biscotti secchi alle mandorle, ottenuti tagliando a fette il filoncino di pasta ancora caldo.
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